L’evoluzione meteo della Lombardia sarà fortemente penalizzata dal transito di diversi fortissimi cicloni nell’Europa centrale, che dalle Isole Britanniche si porteranno verso la Danimarca e poi la Russia. Si tratterà probabilmente di uragani extra tropicali, che hanno già messo in allarme tutti servizi meteorologici delle aree che ne saranno coinvolte.
Premettiamo fino subito che Lombardia non transiterà alcun uragano.
La prima tempesta investirà le Isole Britanniche nella giornata di venerdì 18. La Lombardia sarà penalizzata da questo cambiamento atmosferico che spingerà verso le Alpi addensamenti nuvolosi e soprattutto tanto vento già da giovedì. Mentre nel Mediterraneo si formerà un’area di relativa alta pressione, dove peraltro affluirà anche aria più mite rispetto quella presente attualmente.
In Lombardia l’arrivo dell’aria più mite in quota innalzerà i termometri soprattutto in montagna, ma il vento che attorno soprattutto la giornata di giovedì e venerdì andrà a sbattere verso le Alpi, produrrà condizioni atmosferiche favorevoli al Favonio e quindi avremo un sensibile aumento della temperatura anche in pianura.
Insomma, dopo la nevicata ad inizio settimana, il freddo e le basse temperature, avremo un’impennata termica che in pianura sarà di almeno una decina di gradi, mentre montagna si potrebbero superare anche sbalzi termici di oltre 15 °C.
È ovvio che la neve caduta anche copiosa sarà sacrificata da questo evento atmosferico ancora una volta estremo, che specie sui monti porterà la temperatura a livelli primaverili. Quindi avremo un cambiamento meteo veramente considerevole, e la neve caduta su molte aree alpine e prealpine, potrebbe subire un danno consistente per effetto della fusione dovuta sia all’aumento della temperatura, che anche all’incremento della radiazione solare che è tipico di questo periodo dell’anno.
Le previsioni a lungo termine, ovvero le linee di tendenza meteo climatica stavolta propongono l’arrivo del freddo verso fine mese, e non quello passeggero come quello che si è avuto questi giorni, bensì aria fredda proveniente dalla Russia, quindi potenzialmente responsabile di un periodo con temperature molto sotto la media, con gelate notturne soprattutto nelle valli ed in pianura.
Purtroppo, per almeno una decina di giorni, il rischio di precipitazioni è pressoché nullo, questo secondo le ultime elaborazioni del centro meteo europeo. Ed anche il centro meteo americano che propone una previsione sino a 15 giorni non ho offre buone notizie, portandoci alla conclusione del mese di febbraio con precipitazioni fortemente deficitarie.
Ma forse più avanti qualcosa cambierà, già perché con la primavera avremo una destabilizzazione del Vortice Polare, inoltre la maggiore radiazione solare favorirà la formazione di instabilità atmosferica, e la nostra regione a tutto ciò è piuttosto vulnerabile, e quindi potrebbero tornare le precipitazioni, e se ci sarà aria fredda, i rovesci di neve si potranno spingere in pianura.
Ma queste ultime sono previsioni meteo davvero a lungo termine; perciò, per tale periodo ci aggiorneremo più avanti.