Dopo la fase meteo invernale di San Valentino (click per i dettagli) ritornerà l’anticiclone. La sua nuova spinta metterà di nuovo in crisi l’inverno, come se non lo avesse già fatto abbastanza.
Non ci sono le premesse per una svolta, in quanto la circolazione generale dell’atmosfera sarà ancora nel segno di un potente Vortice Polare e di intense correnti zonali. Il flusso oceanico, poco ondulato, trainerà alle nostre latitudini l’anticiclone azzorriano, dall’Atlantico verso il Mediterraneo.
Le conseguenze
Nel corso di metà settimana l’alta pressione oceanica tornerà così ad abbracciare la nostra regione e lo farà per tempo indeterminato.
Come accaduto spesso, sarà una bolla calda molto mite, in quanto verrà supportato da una spinta quota di matrice subtropicale. Oltre alle condizioni di stabilità, avremo quindi temperature in decisa risalita con tepore -tanto per cambiare- fuori stagione. Solo che stavolta le inversioni non dovrebbero vincere con facilità e quindi…le massime potrebbero superare i 20 gradi!
Le Alpi
Unica oasi “felice”: le Alpi. A più riprese, stante il teso flusso zonale in quota, i nostri meravigliosi rilievi saranno interessati via via da fenomeni nevosi, peraltro a quote medio-alte. Ma non tutte: solo quelle di confine, in quanto sulle Prealpi soffierà con una certa frequenza il fohn.
La durata dell’anticiclone
Questo promontorio anticiclonico si manterrà probabilmente solido sino al weekend del 19-20 febbraio. Poi potrebbe un pochino erodersi sul settore settentrionale favorendo qualche rapido passaggio frontale sospinto da intense correnti nord-occidentali. Saranno però scarsi gli effetti in Lombardia, al più con una fase meteo nuvolosa, condita da qualche pioggia qua e là, in contesto caldino per la stagione.
E il dopo?
Un cambiamento più importante potrebbe non concretizzarsi non prima del 22-23 febbraio. Ricordiamo ai nostri lettori che risulta solo un’ipotesi, al momento ancora suggestione. Non è una cosa a caso, campata per aria, ma da qui a dire che si tratta di una previsione meteo ne passa.
Non si esclude in questa fase l’espansione più a nord dell’anticiclone, che potrebbe spianare la strada a correnti più fredde ed instabili verso l’Italia. Se ci saranno cambiamenti di tal rilievo, saremo i primi a enunciarlo. Non resta che vedere quanto durerà questo stallo.