Dopo la lunga fase meteo fredda ecco che il pattern generale dà un momentaneo colpo di grazia al freddo. Sullo scacchiere europeo, di fatti, sta per entrare in scena un personaggio oramai noto: l’Alta Pressione, con contributi africani, quindi molto caldi, perlomeno in quota. Un pattern che dovrebbe durare a lungo.
Che conseguenze avrà in Lombardia? Vediamole insieme.
Le conseguenze
La prima è che bloccherà il flusso umido atlantico, che servirebbe molto, proprio nella nostra regione. Oramai la Lombardia è, a fasi alterne, in siccità più o meno grave da un anno e mezzo.
Le brevi fasi piovose di Novembre e Dicembre hanno solo in piccolissima parte tamponato il pesante deficit pregresso. E questo Febbraio non è certo partito col piede giusto, anzi…
La seconda conseguenza è che l’aria ferma riporterà, ancora una volta, l’annoso problema degli inquinanti. Se da un lato è un problema che dipende anche dal meteo, dall’altro ogniqualvolta che un possente anticiclone si ferma sulle nostre teste i problemi dello smog si rifanno avanti in Pianura Padana (e non solo).
Ovviamente è una discussione trita e ritrita: non possiamo sperare che ogni volta l’atmosfera sia dinamica, anche perché lunghe pause asciutte e rafferme sono comuni. Oltretutto, l’inquinamento c’era pure con Inverni ben più dinamici di questi…
Quanto durerà l’alta pressione?
Probabilmente il dominio anticiclonico si protrarrà sino al fine settimana del 18-19 Febbraio. In principio, sarà ancora freddo di notte, con valori sovente sotto lo zero. Di giorni clima mite, come da Marzo. Sole del tutto indisturbato, pochissimi i passaggi di innocue velature.
Per adesso non ci sono ahinoi le condizioni per un ribaltone della situazione. Ci vorrebbe tanta pioggia, così come la neve in montagna: è brutto vedere le Alpi spoglie!
Eppure è una sorta di “nuova normalità”. Un qualcosa cui dobbiamo, volenti o nolenti, abituarci. Con tutte le conseguenze del caso.