Marzo si è rivelato finora il mese dal meteo in assoluto più anomalo, perchè sta proponendo freddo duraturo, che ora va smorzandosi. Continue correnti da est, fredde ma secche, hanno condizionato il tempo sulla Lombardia. Una perturbazione atlantica ha provato a sfondare sull’Italia, ma senza riuscirci per l’opposizione dell’alta pressione; è piovuto solo sulle due Isole Maggiori e in Piemonte, ma non da noi.
Il prosieguo
Il freddo russo, protagonista della scena, tende ora a ritirarsi. Anche il flusso atlantico tornerà ai margini, con l’isolamento di un’energica depressione tra Spagna e Marocco. In Italia avremo per alcuni giorni il rinforzo di un anticiclone di matrice nord-africana, che porterà meteo stabile e un aumento delle temperature verso livelli primaverili. Nei nostri cieli, oltre a qualche innocua velatura, vedremo pure sabbia sahariana e un clima con temperature in aumento, ma senza eccessi. L’alta pressione sarà più al Centro-Sud e in Lombardia non arriveremo a 20 gradi.
Un tempo un po’ così
L’anticiclone africano sarà garanzia di stabilità ma non sempre di cieli sereni, considerando che l’aria sarà mite ma anche umida. Questa situazione è destinata ad aggravare la siccità che affligge le nostre terre. Visto che necessiterebbe di piogge regolari dopo un inverno segnato dalla totale mancanza di precipitazioni, ma per ora non c’è questo trend, anzi…
Poi la sorpresa!
A metà settimana la depressione dalla Spagna inizierà ad approssimarsi verso l’Italia, puntando la Sardegna. A seguito dello spostamento ad est della circolazione depressionaria afro mediterranea, ci potrebbe però essere un richiamo di correnti più fredde dall’Est Europa verso di noi.
Tale afflusso freddo verrebbe favorito dal mantenimento di un campo anticiclonico sul comparto russo-scandinavo. Il tempo potrebbe di nuovo divenire molto freddo e invernale nel prossimo weekend. Le condizioni che hanno favorito questa lunga fase invernale a marzo non verranno quindi meno e si ripresenteranno con forza.
Il solito problema
Ecco puntualmente il solito problema: gelo, anche intenso e assai tardivo, ma inutile. Certo, più che freddo e meno acqua evapora, ma ora non dobbiamo preoccuparci delle temperature, quando della pioggia. Ancora una volta, praticamente niente.
E il dopo?
L’inverno non è ancora finito e quindi si attende il ritorno del grande freddo dopo una fase molto mite e primaverile. Le temperature subiranno variazioni brusche anche di 10 gradi e più, prima a salire e poi a scendere. Gli sbalzi termici così repentini sono d’altronde una caratteristica peculiare della stagione primaverile e probabilmente li ritroveremo anche ad aprile.
E se questo trend continuasse anche dopo? Ci scommettiamo, solo che desidereremmo un cambio di rotta. Meno freddo, più nubi e soprattutto molte più piogge e nevicate, anche in frequenza.