La situazione
Il meteo della prima metà dell’inverno ha presentato due forti rimonte anticicloniche. La prima fu quella d’inizio gennaio: l’Anticiclone Africano si instaurò per qualche giorno, cancellando improvvisamente le condizioni climatiche invernali. Le temperature in Lombardia salirono molto sopra le medie e ci rimasero per più giorni.
La seconda è quella attuale, ma come ribadito in un altro articolo, la struttura ha tutt’altra matrice. Vero è che le temperature sono aumentate, portandosi al di sopra delle medie stagionali, in particolar modo nei valori massimi. In montagna però non fa caldo come alcune settimane fa, con valori di maggio!
La svolta
A partire da giovedì 20 lo sbilanciamento occidentale e settentrionale dell’Alta Pressione determinerà lo scivolamento di masse d’aria fredda. Verrà direttamente dal Circolo Polare Artico e lambirà anche l’Italia, provocando un calo termico notevole. Nella nostra regione però c’è una cosa da tenere in conto.
Il fohn!
In Lombardia una fase meteo invernale è sempre anticipata da una burrasca di fohn. Quindi, in un primo step, parliamo di un addolcimento termico. In una seconda fase, poi, arrivano condizioni più rigide. In particolare, ci aspettiamo gelate estese e massime sotto i 10 gradi al piano, senza una nuvola.
E la neve?
Sul fronte precipitazioni, invece, poco o nulla da segnalare, la Lombardia è totalmente sottovento. Nessuna benché minima possibilità di pioggia o neve. Purtroppo le vere perturbazioni latitano e anche laddove pioverà (in altre regioni) non saranno affatto piogge generose.
Concludiamo dicendo ai lettori che l’irruzione potrebbe rappresentare un primo, importante tassello verso un cambiamento meteo assai più corposo e duraturo che potrebbe subentrare nell’ultima settimana di gennaio. Seguiremo insieme gli sviluppi.
ATTENZIONE
L’atmosfera è un sistema caotico. Le previsioni, essendo per l’appunto “previsioni” sono previsioni sempre da confermare. In genere l’affidabilità diminuisce sensibilmente dopo i 3-5 giorni di validità.