Quest’anno l’inizio dell’inverno si sta rivelando particolarmente rigido. Oggi si conclude il secondo episodio di freddo intenso, che ha portato un notevole abbassamento delle temperature, piogge costanti e nevicate di rilievo, con accumuli significativi nelle zone interne del Centro-Sud, in particolare in Abruzzo. Questi giorni hanno offerto un assaggio deciso dell’inverno, proprio in concomitanza con l’1 dicembre, data che segna l’inizio dell’inverno meteorologico. Per l’inverno astronomico, invece, dovremo aspettare ancora qualche settimana fino al solstizio.
Attualmente stiamo affrontando gli ultimi effetti del vortice freddo, che si sta allontanando verso la Grecia, ma che ha lasciato il suo segno sulle regioni meridionali, portando piogge e venti forti. Situazione completamente diversa al Nord e lungo le regioni tirreniche, dove il meteo è rimasto sereno e stabile, nonostante la presenza di fitte nebbie mattutine sulla Val Padana. Le temperature, sebbene non elevate, si sono mantenute attorno alla media stagionale o leggermente superiori.
Con il progredire della settimana, potrebbero verificarsi nuovi cambiamenti. Le previsioni meteo indicano che, in occasione della festività dell’Immacolata, un possibile afflusso di aria fredda potrebbe nuovamente modificare lo scenario meteorologico.
La perturbazione di martedì porterà maltempo diffuso su tutta la Penisola
Dopo un breve periodo di tregua previsto per lunedì 2 dicembre, dovuto a un generale aumento della pressione atmosferica e a condizioni meteo più stabili, una nuova perturbazione è in arrivo in Italia. Si tratta della prima perturbazione di origine atlantica, che arriverà nella notte tra lunedì e martedì, attraversando progressivamente tutta la Penisola.
Martedì le regioni settentrionali saranno le prime a essere interessate, con poche piogge, ma nevicate sulle Alpi a quote medio-alte. Successivamente, il fronte si sposterà verso le regioni centrali e meridionali, dando il via a una nuova fase di maltempo, seppur senza fenomeni di neve.
Le temperature potrebbero subire un lieve calo, ma non significativo rispetto a quanto accadrebbe con l’arrivo di aria gelida. Tuttavia, le condizioni instabili potrebbero persistere per le regioni meridionali anche oltre mercoledì, mantenendo un quadro meteo variabile.
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