Il fenomeno dello stratcooling e le sue implicazioni sul meteo invernale
Nelle alte sfere dell’atmosfera sta avvenendo un fenomeno che potrebbe avere un impatto significativo sul meteo della stagione invernale. Stiamo parlando dello stratcooling, un evento meteorologico che di solito si verifica tra la fine dell’autunno e l’inizio dell’inverno. Se particolarmente intenso, può avere effetti molto rilevanti sul meteo invernale.
Lo stratcooling: una spiegazione
Lo stratcooling è l’antitesi dello stratwarming e rappresenta il raffreddamento della stratosfera in prossimità del Polo Nord. Spesso si discute dello stratwarming, che è associato a potenti ondate di gelo e neve in Europa e talvolta anche in Italia. Lo stratcooling, al contrario, opera in modo inverso: il vortice polare stratosferico tende a rafforzarsi ulteriormente, con il rischio di impedire la discesa di ondate di freddo dal Polo Nord verso le latitudini più basse.
Un inverno mite e secco: un rischio?
Negli ultimi decenni, si è verificato che, in presenza di forti stratcooling, gli inverni in Italia sono risultati particolarmente secchi e miti a causa di un vortice polare molto concentrato su se stesso. In queste circostanze, le ondate di freddo o di maltempo sono praticamente assenti. Questo rischio potrebbe presentarsi anche quest’anno, ma vediamo se effettivamente sarà così.
La situazione attuale tra stratosfera e troposfera
Esaminando gli indici teleconnettivi e le mappe disponibili, si nota che attualmente la stratosfera e la troposfera non stanno interagendo. In altre parole, il vortice polare stratosferico ai piani alti si sta chiaramente raffreddando e chiudendo su se stesso, mentre il vortice polare troposferico continua ad essere particolarmente turbolento e attivo, garantendo ondate di maltempo costanti anche in Europa, come quelle che stiamo osservando in Italia da settimane.
Un dicembre dinamico e freddo
Con una buona probabilità, l’intero mese di dicembre continuerà su questa linea, con frequenti ondate di maltempo e anche ondate di freddo intense, che potrebbero determinare abbondanti nevicate in montagna e qualche fenomeno nevoso anche a bassa quota. Questo avverrebbe nonostante la presenza di uno stratcooling anche piuttosto intenso.
Il ruolo della Nina e della PDO negativa
Ma perché lo stratcooling non avrà ripercussioni significative nei bassi strati dell’atmosfera? Per tutto il mese di dicembre, lo stato del vortice polare troposferico sarà influenzato dalla Nina e dalla PDO negativa, ovvero dalle temperature superficiali dell’Oceano Pacifico sia all’equatore che sul settore nord-occidentale, a ridosso del Giappone. Questi fenomeni garantirebbero un vortice polare spesso frammentato, favorendo la discesa di ondate di freddo ripetute fino alle latitudini temperate, rendendo il mese di dicembre particolarmente dinamico, con frequenti perturbazioni.
Il meteo tra gennaio e febbraio
La situazione potrebbe cambiare tra gennaio e febbraio, quando lo stratcooling potrebbe iniziare a influenzare il vortice polare troposferico. Tuttavia, tale influenza potrebbe essere marginale o temporanea, poiché i primi stratwarming della stagione potrebbero gradualmente allentare la presa del vortice polare stratosferico, favorendo condizioni meteorologiche molto dinamiche anche nell’ultima parte dell’inverno.
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