Cronaca meteo: gli abitanti della zona di Milano Sud se la ricorderanno per sempre questa giornata. Una delle più violente supercelle che abbiano mai colpito la nostra regione ha interessato una zona tra Binasco, Lacchiarella, Rozzano, Opera, Pieve Emanuele, San Giuliano Milanese e San Donato Milanese.
Il clou del maltempo, però, è stato Rozzano città, in particolare la zona occidentale: i cittadini, terrorizzati da un evento meteo così estremo, hanno letteralmente tempestato di chiamate il numero di emergenza.
Ma cosa è successo precisamente? Andiamo a fare una cronaca dettagliata dell’evento, poiché l’autore dell’articolo lo ha vissuto in prima persona (per la precisione a Quinto de’ Stampi, frazione di Rozzano Nord).
Tutta la mattina è passata con una serie di celle localizzate ma molto violente, con estese grandinate su parte dela Lombardia occidentale e del Piemonte. Le condizioni meteo della colonna d’aria erano ottimali per un evento estremo e c’era l’allerta arancione emanata dalla Protezione Civile.
La giornata non era particolarmente calda, ma sussisteva molto potenziale in atmosfera, tantissima umidità e soprattutto una vorticità molto elevata. Quest’ultimo parametro, senza addentrarci in disquisizioni tecniche, ci indica la capacità dell’atmosfera di creare fenomeni vorticosi (supercelle, tornado, landspout, grandinate). È stato esattamente così.
Alle 14 il cielo ha cominciato a scurirsi parecchio, si sentiva un suono unico provenire verso sud. Non si muoveva una foglia tutto taceva; l’aria era piuttosto pesante, umida, e il cielo lattiginoso. Alle 14:15 si sente del vento in direzione opposta rispetto al fronte avanzante da sud. Pessimo segnale: è un caso di supercella, il temporale più violento che esista.
Alle 14:30 si accendevano si accendono i lampioni: il cielo era nero pece e una enorme shelf-cloud toccava praticamente il suolo. L’atmosfera diventò di colore verde, sintomo che stava per arrivare una grandinata. Ma nessuno si poteva aspettare che fosse una delle più devastanti della storia della Lombardia, soprattutto perché ha interessato un’area enorme, coinvolgendo almeno sette comuni.
Il clou si è verificato a Rozzano nord-est, dove la devastazione è stata accompagnata pure da raffiche di vento fino a 100 km orari, pioggia fortissima e un tornado mancato. Dalle immagini, infatti, si intravede un vortice che, per fortuna, non è riuscito a toccare il suolo, altrimenti avrebbe fatto ulteriori danni.
Sono stati 15 minuti di autentica paura: l’autore, che l’ha vissuto in prima persona, afferma che il rumore di una grandinata come albicocche è paragonabile a un treno merci che passa vicino, ma alcuni residenti nelle località più a oriente hanno dichiarato che piovevano dal cielo delle arance.
È possibile che i chicchi più grandi siano potuti arrivare fino a 300 grammi, capaci di devastare non solo automobili, ma anche tetti e controsoffitti. A titolo informativo, il centro commerciale Fiordaliso ha avuto tutto il tetto sfondato e la pioggia entrava all’interno, mentre l’Esselunga di Rozzano ha avuto danni (porte sfondate) per il vento a oltre 100 km orari, che ha di fatto abbattuto decine di alberi.
Il giorno dopo sembrava uno scenario di guerra: a terra c’era di tutto, dai rami alle tegole, ai vestiti precipitati dai balconi, ma soprattutto decine di macchine con vetri spaccati e carrozzerie bollate in maniera irreversibile. Qualsiasi persona che si spostava in auto il giorno successivo vedeva uno scenario come probabilmente non era mai accaduto a memoria d’uomo.