Molti meteo appassionati stanno facendo paragoni (in realtà piuttosto azzardati) tra l’ondata di gelo di questi giorni e quella del 2012. È facile intuire che tale paragone è piuttosto fuorviante, per i seguenti motivi:
1) nel 2012 la fase fredda coinvolse l’intera Italia oltre 2 settimane, mentre quest’anno un paio di giorni;
2) nel 2012 ci fu il coinvolgimento totale del nostro paese, mentre in questo febbraio solo del Centro-Nord, in quanto le due Isole Maggiori e parte della Calabria non stanno registrando anomalie molto significative;
3) l’ingresso freddo del 2012 fu accompagnato da autentici blizzard nevosi, mentre nella sera tra il 12 e 13 febbraio c’è stata qualche traccia di vento da est portatore di nevischio;
4) nel 2012 si toccarono minime sbalorditive di -24°C, mentre il 15 febbraio 2021 a stento si è arrivati a -10 in Pianura Padana.
Detto ciò, nulla toglie che questa sia la fase meteo di gran lunga più fredda dell’intero inverno per il nostro paese, ma noi non vogliamo fare paragoni azzardati né fuori luogo; l’evento del 2012, ad oggi, è l’unico paragonabile ai grandi episodi del passato. L’altra ondata di gelo del 2018 è durata troppo poco e ha coinvolto ancora una volta solo metà paese, mentre i grandi eventi del passato remoto (1929, 1956, 1985) è nevicato anche sulle coste sarde e siciliane.
I lettori interessati possono visionare le Reanalisi, a cura di Meteociel, degli apici del freddo tra 2012 e 2021.