Un inverno che si spera diverso
Sì, è proprio così, sembra quasi incredibile pensare a un cambiamento così radicale del meteo. Negli ultimi tre anni, l’inverno sembra essere stato assente e si nutre la speranza che quest’anno le cose possano cambiare, e in maniera significativa.
Il desiderio di gelo e neve
Non stiamo parlando di montagne, dove è normale che ci sia neve e gelo. Stiamo parlando di colline, pianure e persino delle nostre meravigliose coste. Meno probabile sulle coste tirreniche, ma per questo motivo ancora più affascinante, più probabile sulle coste adriatiche, ma altrettanto affascinante.
Attesa per i prossimi tre mesi
Molti stanno guardando con ansia ai prossimi tre mesi: dicembre, gennaio, febbraio. Forse dimenticando marzo, che quest’anno ha riservato un tipo di circolazione estremamente favorevole alla caduta di molta neve sull’arco alpino. Ma non sull’Appennino, dove invece l’inverno è stato molto deludente.
Un trimestre da seguire con passione
Il prossimo sarà un trimestre da seguire con passione, attenzione, prudenza, ottimismo. Sì, è giusto essere ottimisti, altrimenti non saremmo qui a discutere e riflettere sulle previsioni stagionali che comunque lasciano intravedere qualcosa di interessante. Almeno un inverno dinamico, poi vedremo.
Le variabili del meteo
Come ben saprete, le variabili nel meteo, soprattutto in un sistema estremamente dinamico come quello atmosferico, sono molte. Sono imprevedibili perché in grado di interagire tra loro in modi sempre diversi. Da qui, ovviamente, previsioni altrettanto variabili.
Il risultato è ciò che conta
Ma al di là di queste considerazioni tecniche, ciò che conta è il risultato. Un risultato che molti danno per scontato, ma che non lo è affatto. Non dobbiamo arrenderci, non dobbiamo pensare che anche quest’anno sarà come gli altri, in particolare come gli ultimi tre.
Non è ancora tempo di gettare la spugna
Se pensiamo così, allora potremmo anche smettere di sperare e ritrovarci qui a marzo, a commentare le prime incursioni primaverili. O forse già con un sapore d’estate… Ma fortunatamente, siamo solo a novembre e l’inverno sta per cominciare, quindi c’è ancora tempo per sperare e, chissà, forse potremo commentare un’Italia avvolta dal freddo siberiano. O forse dal freddo artico, comunque dal gelo e dalla neve come accadeva più facilmente in passato.
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