Le previsioni meteo non lasciano spazio a dubbi: è in arrivo la prima vera alta pressione duratura dell’inverno. Le ultime, infatti, risalgono addirittura al mese di novembre e dai primissimi di dicembre a metà febbraio nessun tipo di anticiclone duraturo ha interessato a Lombardia.
Rimarchiamo ai lettori che per “duratura” si intende una struttura altopressorea che insiste sulla nostra regione per almeno 5-7 giorni ed è caratterizzata da dei massimi di pressione al suolo (anticiclone delle Azzorre), oppure in quota (promontorio subtropicale africano). Con questa dicitura, non sono pertanto inclusi i 3-4 giorni di pausa tra una perturbazione e l’altra, poiché fisiologicamente l’alternanza di fronti produce pause serene.
Le tendenze meteo, oltretutto, fiutano l’ipotesi che questa struttura non solo possa risultare duratura, ma anche piuttosto robusta, e potrebbe condurre a temperature del tutto primaverili. I valori termici, a partire dal giorno 21 ma probabilmente fino a fine mese, dovrebbero esser ben superiori alla media, con massime fin verso i 20 gradi e minime anche vicine a 10 gradi. Se così fosse, saremmo parlando di tipiche giornate di inizio aprile; però, negli ultimi inverni, tali anticicloni hanno interessato l’Italia anche nel cuore di gennaio, quindi non ci sentiamo di dire che è una novità assoluta.
Quello che preoccupa è che, dopo due mesi molto piovosi e nevosi e una prima parte di febbraio caratterizzata da un’intensa ondata di gelo, il trend ritorna quello degli ultimi inverni, ovvero troppa mitezza anticipata, con tutte le conseguenze del caso.
In particolare, la gemmazione precoce potrebbe essere pericolosa e controproducente qualora arrivasse del gelo tardivo nei prossimi mesi, mentre valori termici così elevati faranno fondere in fretta la neve caduta in montagna, alzando di parecchi ogni livello dei fiumi e spogliando le nostre Alpi, fino a quote abbastanza alte.