Dopo un mese di marzo dal meteo estremamente secco, aprile per fortuna ha concesso scenari piovosi. Ricordiamo ai lettori che sebbene molti non sopportino le giornate grigie, tetre e uggiose, esse sono fondamentali per le riserve idriche. Oltretutto, gli utenti si ricorderanno degli incendi di inizio mese, dopo 5 settimane di piogge scarsissime (quasi nulle) e continui venti di Fohn, i peggiori in assoluto per seccare suoli e vegetazione.
Dopo una prima decade senza una goccia d’acqua in quasi tutta regione, il meteo si è sbloccato e sono arrivate le due perturbazioni dei giorni 11 e 12, che hanno portato tantissime precipitazioni. Successivamente, un periodo freddo e con poco sole non ha fatto evaporare ciò che era accaduto e anzi nuove perturbazioni, anche se piuttosto blande, hanno interessato la Lombardia tra il 26 e il 30.
Nell’immaginario collettivo la primavera è una stagione di mitezza e sole gradevole, ma forse non tutti sanno che è la seconda più piovosa, dopo l’autunno. A differenza di quest’ultimo, gli scenari medi sono difficilmente prevedibili, nel senso che in primavera può fare davvero qualsiasi tipo di tempo, da un’invernata tradiva a un anticipo di estate. Quest’anno ha fatto tutto in questo mese di aprile, dal caldo fuori stagione dei primi giorni, alle gelate attorno al 7, alle perturbazioni organizzate.
Il gravissimo deficit idrico di marzo è stato colmato e in buona parte della Lombardia le riserve sono abbondanti e non vi è alcuna traccia di siccità.
Ci auguriamo che tale dinamismo atmosferico possa proseguire anche in maggio, al fine di arrivare preparati all’estate.