Un nuovo flusso freddo balcanico in arrivo
L’alta pressione che ha caratterizzato il meteo delle ultime settimane sembra destinata a non durare a lungo. Infatti, già sul finale di novembre, l’Italia dovrà fare i conti con un nuovo flusso freddo balcanico. Questo fenomeno meteorologico porterà condizioni meteo invernali su molte delle nostre regioni.
L’aria fredda, di origine artica, attraverserà i Balcani e successivamente il Mar Adriatico, per poi riversarsi sul Centro-Sud Italia. A partire da venerdì 29 novembre, si aprirà una fase particolarmente instabile e movimentata, caratterizzata da frequenti piogge. Queste preziose precipitazioni potrebbero interessare soprattutto le regioni del Sud e del basso Adriatico, ovvero le aree più colpite dalla siccità negli ultimi mesi.
Importanza delle piogge per le regioni meridionali
Questa ondata di maltempo sarà di vitale importanza per le regioni del Sud, martoriate dalla siccità. Secondo gli ultimi aggiornamenti del modello americano GFS, si prevedono accumuli compresi tra 40 e 60 mm su gran parte del Sud, con picchi che potrebbero superare i 100 mm su Puglia e Basilicata. Quest’ultima regione, in particolare, è una delle più colpite dalla scarsità di pioggia, con gli invasi idrici ormai ai minimi storici.
Quattro giorni di maltempo intenso
Ma quanto durerà il maltempo? Stando agli ultimi aggiornamenti sia del modello americano GFS che del modello europeo ECMWF, sembra che questo ciclone possa stazionare sul Centro-Sud Italia per almeno quattro giorni, da venerdì 29 novembre a lunedì 2 dicembre. Durante questo periodo, si prevedono precipitazioni frequenti e abbondanti su Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Campania e Sicilia. Sul resto d’Italia, invece, le piogge saranno più isolate e deboli, ma è tipico che le depressioni posizionate tra il basso Tirreno e il Mar Ionio generino precipitazioni più abbondanti sul Sud e sul Medio-Basso Adriatico.
Nevicate abbondanti in Appennino
Oltre alla pioggia, sono attese anche nevicate abbondanti lungo l’Appennino centro-meridionale. La quota neve non è ancora completamente definita, ma considerando l’arrivo delle fredde correnti balcaniche, è probabile che i fiocchi bianchi possano scendere fin sotto i 1000 m su gran parte dell’Appennino, con possibili nevicate anche a quote di alta collina, tra Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata.
Questo scenario meteo, ora condiviso da tutti i principali centri di calcolo, rappresenta un’occasione fondamentale per le regioni del Centro-Sud, offrendo un contributo cruciale nella lotta contro la siccità.
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