Chiunque sia appassionato del campo meteo sa che cos’è il favonio o fohn: il celebre vento mite ed estremamente secco che scende con violenza dalle Alpi, e spesso investe le pianure prospicienti.
Di solito, le zone più coinvolte sono le province di Varese, Como, Lecco e Milano ma eccezionalmente si può spingere anche fino in alta Emilia-Romagna e nel mantovano.
Si origina per una forte variazione di pressione tra una zona e l’altra delle Alpi: esse sono un muro invalicabile per le nubi provenienti da nord, le quali si addossano al versante transalpino. Successivamente, l’aria fredda che le ha valicate viene riscaldata per compressione e spazza via tutti gli inquinanti padani. Ecco che allora, quando ci sono le tempeste di Tramontana, l’atmosfera diventa limpidissima e si possono vedere tutti i rilievi fino al basso Piemonte, se si vive in una zona con ottima visibilità e scarsi ostacoli.
In particolare, i lettori che abitano in collina o in montagna possono scorgere fino all’Appennino Ligure e a quello tosco-emiliano, in quanto tutta la caligine è il particolato padano vengono rimossi efficacemente da tali correnti.
Attenzione però che il favonio può creare disturbi nelle persone sensibili: il fortissimo sbalzo di pressione e l’elevata elettricità atmosferica possono irritare chi soffre di pressione bassa. Oltretutto, bisogna stare molto attenti perché si possono prendere scosse anche toccando le portiere della macchina, le maniglie di casa, i caloriferi e tutti quegli oggetti metallici che sono buoni conduttori.
Di solito le burrasche durano un massimo di 24 ore, ma in casi eccezionali possono ripresentarsi per tre o quattro giorni consecutivi.