Cronaca meteo. Le immagini della devastazione del Lago di Como hanno fatto il giro di tutti i notiziari. Purtroppo, dopo l’incessante maltempo degli ultimi giorni, continue frane e smottamenti hanno interessato la zona circondariale del Lago.
Una serie di fiumi e rii non hanno retto l’impatto delle piogge e hanno scaricato sassi, legna, rami, foglie, e tutta una serie di detriti antropici che si sono riversati nel lago.
In realtà non c’è stata nessuna bomba d’acqua (anche perché il termine preciso si chiama nubifragio), ma una serie di giornate con forte maltempo ha di fatto provocato questi danni.
I suoli sono diventati vieppiù umidi, fin ad esser saturi e non tenevano più ulteriore acqua; le piogge successive sono state la causa scatenante del disastro (in realtà originato da 4-5 giorni di maltempo prolungato, ma a più riprese).
Le immagini che vedete sono piuttosto forti: si nota il Lungolago Comasco pieno di ogni tipo di detrito, talvolta anche di rifiuti, le acque sono esentate e hanno trascinato con sé anche sporcizia.
Ci sarà un lungo lavoro da fare per gli impiegati del comune, ma -si legge sui quotidiani- che sono in arrivo i rinforzi dell’Esercito e dei mezzi escavatori.
Sappiamo che la zona attorno al Lario l’estate è ricchissima di temporali, quindi non dobbiamo stupirci se, occasionalmente, capitano delle alluvioni lampo. Il problema è quando continui flussi da sud-ovest impattano sui rilievi comaschi, generando tantissime piene e provocando danni e frane. Queste ultime vanno a finire nel lago; accumulandosi, giorno dopo giorno, conducono al triste scenario che si può vedere nelle foto.