Cronaca meteo: massime di 35° in diverse zone della Lombardia occidentale. Tutta colpa del favonio, il vento caldo e secco che scende veloce dai pendii montuosi della nostra regione.
Esso si verifica quando è presente una differenza di pressione tra la Svizzera e l’Italia e le correnti in quota vengono da nord. Tutto bene quando capita in inverno, poiché spazza via le sporcizie padane e rende l’aria limpida. Un po’ meno positivo in piena estate, proprio perché il suo potere di far aumentare le temperature di 5 o 7 gradi nel giro di pochi minuti si fa sentire in questa stagione. Ed è così che una massima prossima al 30° dove non c’è favonio diventa 35 dove soffia.
È un grosso problema? No per due motivi: il primo è che è accompagnato da tassi di umidità bassissimi, 15-18%, quindi decisamente sopportabili e per giunta ventilati. Il secondo è che dura solamente un giorno (oggi, 13 giugno) perché già da domani i valori torneranno sotto i 30 gradi e non sono previste ondate di calore particolarmente forti. Qualcosa potrebbe cambiare a fine mese, ma per adesso giugno si sta rivelando abbastanza clemente, soprattutto in confronto a recenti casi estremi (2019 su tutti).
Il problema è che mancano le perturbazioni: non sta piovendo a dovere e dove piove lo fa in maniera violenta e localizzata. Anche se ormai siamo in estate, di tanto in tanto dovrebbe capitare una giornata di pioggia, con temporali e cieli grigi, ma per adesso tanto sole e poche nubi.