Un temporale di una violenza mai vista in una decina di anni almeno, ha messo a dura prova l’area metropolitana di Milano e gran parte della Lombardia, causando danni considerevoli e seminando il panico tra i residenti.
La furia della natura si scatena sulla Lombardia
La tranquillità dell’area metropolitana di Milano e di gran parte della Lombardia è stata brutalmente interrotta da un temporale di una violenza inaudita, che ha portato con sé danni, allagamenti e, soprattutto, traffico pubblico paralizzato. La causa? Decine di alberi abbattuti dal vento e caduti sulle strade.
Milano: La città semi paralizzata
Da Milano, cuore pulsante della Lombardia, emergono storie di strade allagate e traffico pubblico bloccato. Un downburst, accompagnato da raffiche di vento orizzontale, ha colpito la città intorno alle 4:00 del mattino, riducendo drasticamente la visibilità e seminando il caos. La scena era così caotica che, dal terzo piano di un edificio, era impossibile vedere le auto parcheggiate a poche decine di metri di distanza.
I lampi e la grandine: protagonisti indesiderati della notte
I residenti sono stati svegliati da lampi continui, che illuminavano il cielo milanese svariati volte al secondo. La grandine, con il suo frastuono incessante, ha reso la situazione ancora più tesa, creando un’atmosfera da vero e proprio inferno meteo.
La situazione in Lombardia: più temporali in arrivo
Questo non è stato l’unico temporale a colpire la regione. Milano aveva già evitato due temporali di forte intensità nelle ore precedenti. Tuttavia, altre aree della Lombardia, come la provincia di Monza e Brianza, non sono state così fortunate. Lì, il maltempo ha causato danni significativi, comprese vetrate rotte dalla grandine e persino una vittima a Monza.
Il meteo imprevedibile: un campanello d’allarme
Se la tendenza meteo continua in questa direzione, ogni temporale potrebbe trasformarsi in un vero disastro. Questi fenomeni estremi potrebbero essere esacerbati dalle temperature record che stanno interessando il Centro-Sud Italia. In Sardegna, ad esempio, i termometri hanno raggiunto i 48°C. Questo calore e l’umidità elevata potrebbero alimentare tempeste ancora più violente nei prossimi mesi.