Il meteo di Dicembre: un’analisi del fenomeno Buran
Negli ultimi tempi, il meteo ha registrato anomalie termiche che hanno modificato in maniera significativa il panorama climatico, soprattutto in Europa e, più specificatamente, in Italia. Il termine Buran evoca il vento freddo proveniente dalla Siberia, che in passato ha segnato gli inverni italiani, portando spesso con sé ondate di gelo indimenticabili. Un esempio emblematico è l’ondata di freddo del 1985, che rimane un punto di riferimento storico per la sua intensità, con nevicate di grande importanza storica.
Alta Pressione e venti occidentali: un mix poco fortunato
Negli inverni più recenti, le correnti occidentali hanno dominato gran parte della stagione, spostandosi frequentemente verso nord a causa di una particolare configurazione meteorologica. Questa è causata dalla formazione di un’Alta Pressione situata vicino alle Isole Britanniche, che impedisce l’ingresso delle perturbazioni in Europa centrale. Questa situazione è spesso attribuita all’Alta Pressione delle Azzorre, un fenomeno atmosferico che causa inverni particolarmente secchi, soprattutto in Spagna.
Le ripercussioni di questa configurazione si fanno sentire anche in Italia, specialmente nelle Alpi, dove le nevicate invernali sono sempre più rare. Questo contrasto con il meteo medio, che prevedeva precipitazioni nevose frequenti nella stagione Invernale, è particolarmente evidente. Anche i venti freddi, come il Grecale, la Tramontana e il Maestrale, che in passato portavano aria gelida da nord-est o nord-ovest, appaiono oggi meno incisivi.
Le conseguenze del Buran in Italia
Le conseguenze del Buran sono evidenti anche nelle Alpi, dove la neve si fa attendere sempre di più. Ci troviamo a Dicembre, il mese d’inizio dell’Inverno meteorologico, in cui ci si aspetterebbe di osservare un calo marcato delle temperature e abbondanti nevicate. Tuttavia, l’influenza di questa anomalia meteorologica mantiene lontane le ondate di gelo, riducendo drasticamente la frequenza e l’intensità delle precipitazioni nevose a bassa quota.
Normalmente, durante questa stagione, i venti freddi che soffiano da nord-est, come il Grecale o la Tramontana, sarebbero responsabili di portare la neve anche nelle pianure del Nord Italia. Un altro vento caratteristico, il Maestrale, spesso interessa la Sardegna e le regioni tirreniche, trasportando aria fredda e favorendo fenomeni nevosi.
Il Buran nei prossimi 15 giorni?
Al momento non si intravedono segnali di un ritorno del Buran in grande stile nei prossimi giorni. Per almeno due settimane, l’Italia e gran parte dell’Europa resteranno al riparo da correnti gelide significative, ma non è detto che faccia per forza caldo, anzi.
Le oscillazioni climatiche tipiche della stagione Invernale rendono difficile prevedere con precisione il comportamento delle masse d’aria. Non è da escludere che, nelle prossime settimane, condizioni meteorologiche favorevoli possano riportare il freddo e la neve nelle regioni alpine e in pianura. Anche senza Buran.
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