L’inverno in Lombardia (e non solo) è trascorso in sordina, a causa di condizioni meteo anonime e anomale. Non è tutto perduto: si risveglia alla fine, possibili sorprese gelide in arrivo da est nella prima parte di marzo.
La situazione
Un impulso d’aria fredda si appresta ad attraversare l’Italia, in uno scenario meteo invernale di base che ha visto prevalere in lungo e in largo l’anticiclone. Questa maggiore vivacità rappresenta quindi un elemento nuovo, segnale di un’atmosfera che potrebbe movimentarsi ulteriormente per l’avvio di primavera. E aggiungiamo mestamente: sarebbe anche ora!
Come è accaduto sovente nel corso dell’inverno, anche la nuova perturbazione fredda farà registrare gli effetti maggiori altrove. Ieri una nuova, inutile e dannosa tempesta di vento ha interessato le nostre lande, con venti fortissimi e secchi. Ma almeno le temperature sono scese su valori congrui al periodo.
Il prosieguo
L’alta pressione non avrà tanta fretta di ricucire lo strappo sul Mediterraneo ed isolerà i propri massimi tra l’Europa Centrale ed il Baltico. Ulteriori contributi d’aria fredda raggiungeranno quindi ancora l’Italia dai Balcani, alimentando il vortice depressionario nel frattempo spostatosi tra Egeo e Mar Nero. Quindi, dopo la sfuriata, niente alta pressione in Lombardia, ma un po’ di nuvolaglia qua e là, un misto né carne né pesce.
Dall’anticiclone al rischio gelo
Lungo il fianco orientale dell’anticiclone si andrà organizzando un nucleo d’aria fredda in discesa dall’Artico verso l’Europa Nord-Orientale e l’area baltica. Questo lago freddo potrebbe espandersi ed intensificarsi ulteriormente, grazie all’apporto di contributi d’aria ben più gelida dalla Russia.
Le conseguenze
La traccia proposta dal modello meteo europeo, nel periodo dal 4 al 6 marzo, sarebbe favorevole ad un avvento del gelo russo verso l’Europa Centro-Orientale. Se venisse confermato, potrebbe trattarsi dell’episodio più rigido di tutto l’inverno, con una seria ondata di gelo tardivo da nord-est, con effetti che sarebbero in pieno da valutare. La Lombardia, di solito, sente bene gli sbuffi da est.
Niente facili entusiasmi!
Non vogliamo annunciare una fase di gelo cruento, sarebbe poco professionale e una presa in giro. Ci sono però i presupposti per un avvio di marzo che potrebbe evolvere verso uno scenario fortemente invernale. Sarà veramente così?