Una tempesta
Cronaca meteo: fu una sera/notte di autentica tempesta in Lombardia. Gli appassionati (e non solo) se la ricorderanno sicuramente. Stiamo parlando della storica bufera di Burian del 13 dicembre 2001.
Venti anni dopo
Sono passati vent’anni e il ricordo rimane sempre vivido in chi l’ha provata. Ma andiamo a ritroso e cerchiamo di capire di cosa si tratta e come si sia originata.
La cronaca
I giorni precedenti all’evento un poderoso anticiclone atlantico salì di latitudine, fino a issarsi nel Mare del Nord. Per contro, una depressione sul Mar Mediterraneo richiamò aria molto fredda dall’est europeo. Ma così facendo, si originò un’ulteriore chiamata di aria artica continentale, la più gelida che esista.
Il Burian
Si attivarono i venti del Burian, il celebre vento di tempesta delle steppe siberiane. Tramite moto cosiddetto “retrogrado”, tali venti riuscirono a mettersi su un asse est – sud-ovest. Di conseguenza, arrivarono sull’Italia tramite la porta della bora, generando una fase meteo davvero polare.
Che freddo!
Il freddo fu improvviso e crudo. Nel pomeriggio del 13 il cielo si coprì rapidamente, ma fu la sera che il nocciolo ultra-gelido varcò i nostri cieli. La Lombardia piombò nell’inverno più cruento, con una vera e propria bufera di neve.
In realtà, fu una bufera di nevischio, con fiocchi fitti svolazzanti che attaccavano dovunque. Stante le temperature bassissime (nevicava con 5 o 6 gradi sotto lo zero!), i fiocchetti imbiancavano ogni dove, creando uno scenario da Siberia.
Il prosieguo dell’inverno
Potrà sembrar grottesco, ma quella fase meteo gelida fu l’unica di un inverno scarno. Alte pressioni a non finire, infatti, caratterizzarono la seconda parte dell’inverno 2001-2002, anonimo e mite. Ma tutti ricordano (giustamente) quell’episodio storico. Eppure pochi sanno che quell’invernata fu piuttosto caldina e soprattutto secchissima.
Il giudizio
Ecco il motivo per cui, per giudicare una stagione, non basta un singolo episodio!
Ci sono stati inverni più freddi del 2001-2002 passati del tutto in sordina, oppure altri anonimi che però hanno avuto un episodio di gelo. Uno su tutti, il nevone del 2012, con un febbraio da annali, dopo un bimestre caldo e secco.