Analisi meteo
In questi ultimissimi giorni di novembre siamo improvvisamente catapultati in pieno inverno. Gelate estese e massime, mitigate dal favonio, appena sui 10 gradi. Già 3 o 5 gradi alle 21, quindi molto freddo per chi deve spostarsi di sera.
Sembra piombato di colpo, ma in realtà era prima che eravamo un po’ sopra le medie. Ciò non toglie che l’aria arrivata è tipica di gennaio.
Anomalia o normalità?
Di sicuro non è una grossa anomalia, anche perché domani, 1° dicembre, sarà il primo giorno di inverno meteorologico. Ricordiamo ai rettori che quest’ultimo non partirà il 21 (solstizio invernale), bensì comprende il trimestre dicembre-febbraio.
Alle porte dell’inverno, quindi, è lecito aspettarsi temperature oramai dicembrine, giusto un poco sotto le medie.
Ma fa comunque freddo!
Ma ciò non toglie che faccia decisamente freddo. La massa d’aria entrante è stata veramente gelida e in libera atmosfera (ovvero altissima quota) è stato il valore novembrino più basso da oltre 10 anni.
In altre parole, era dal 2010 che non faceva così freddo sulla colonna verticale. Ne consegue che tale massa d’aria era notevolissima e il freddo si fa sentire, una volta depositato nelle nottate successive.
Eppure novembre ha chiuso caldo!
Non dimentichiamoci che in Lombardia abbiamo avuto delle minime piuttosto alte per diversi giorni e praticamente nessuna gelata, perlomeno estesa. Va da sé che, nel computo delle anomalie generali, le temperature medie del mese che si è appena concluso risultano comunque circa un grado e mezzo superiori a quello che dovevamo attenderci.
Di conseguenza, si è concluso pure un autunno piuttosto caldo. I lettori più attenti ricorderanno le fasi meteo quasi estive di settembre, la mitezza della seconda parte di ottobre e le minime piuttosto alte di inizio novembre.
Insomma, nonostante questo periodo gelido, il trimestre autunnale ha chiuso ancora caldo e il trend di riscaldamento si sente pure nella nostra regione.