Una forte ondata di maltempo interessa la Lombardia, soprattutto il settore nord-occidentale e il milanese. Meno colpita al momento la bassa bergamasca e ancor meno la bassa bresciana. Precipitazioni considerevoli su tutta la fascia alpina e prealpina, con quantitativi che hanno superato abbondantemente i 100 mm in poche ore. Nubifragio ancora una volta su Milano, dove alcuni pluviometri segnano valori superiori ai 70 mm.
Il peggio su Milano è passato per quanto riguarda il maltempo; infatti, attualmente il radar meteorologico segnala precipitazioni di modesta intensità a ovest della città e verso il Piemonte, oltre che la Liguria, mentre piogge piuttosto considerevoli stanno interessando le province di Brescia, Mantova e Lodi. La perturbazione è ormai in transito e si avrà un graduale miglioramento delle condizioni meteo. Nel frattempo giungono notizie dalle autorità competenti che indicano un’esondazione del fiume Lambro, mentre il Seveso viene al momento contenuto dalle vasche di laminazione. Tuttavia, nel bacino idrografico di questo torrente si sono verificate piogge ingenti.
I picchi massimi di pioggia si sono registrati stavolta sulla provincia di Lecco, con quantitativi che raggiungono i 150 mm nelle Prealpi.
Vediamo ora l’evoluzione meteo per i prossimi giorni. Come già detto, ci sarà un parziale miglioramento delle condizioni atmosferiche in attesa di un nuovo cambiamento. Fortunatamente, al momento non sembra essere così intenso come quello che abbiamo appena avuto, e si dovrebbe verificare giovedì 10, quando transiterà un nuovo fronte perturbato associato a una profonda bassa pressione. Tuttavia, le precipitazioni potrebbero essere ancora una volta rilevanti. Inoltre, si deve considerare che i terreni sono ormai saturi d’acqua e i fiumi gonfi, per cui ulteriori precipitazioni importanti non sono sicuramente ideali.
Successivamente, nel fine settimana è previsto un miglioramento delle condizioni meteo, con tempo variabile e, probabilmente, il ritorno a tratti del sole. Si avrà un aumento della temperatura massima, ma si attende un’altra perturbazione che, fortunatamente, arriverà solo tra qualche giorno.
Il nuovo fronte perturbato dovrebbe arrivare verso metà settimana con altre piogge, che al momento non sembrano essere così disastrose come quelle che si stanno verificando oggi, 8 ottobre.
La Lombardia continua a essere interessata da ricorrenti fronti perturbati provenienti dall’Oceano Atlantico, e dobbiamo segnalare che ormai tutti i mesi, o quasi, hanno registrato precipitazioni superiori alla media. In pianura, se consideriamo Milano, si potrebbe toccare, alla fine del 2024, un picco massimo di pioggia almeno ultra secolare. Tuttavia, siamo in attesa di analizzare i dati storici della città, che si avvalgono di quelli della Fondazione Milano Duomo, che misura il tempo che faceva in città circa 300 anni fa.
La perturbazione ha trascinato aria calda, e così in montagna è piovuto praticamente fino ai limiti dei ghiacciai. Alla quota di 3000 m, per buona parte della giornata, la temperatura è rimasta sopra lo 0 °C.
In merito alle notizie di stampa che hanno evidenziato la presenza di basse temperature come non accadeva da trent’anni, dobbiamo smentire questa informazione, in quanto già il 2017 fu decisamente più fresco rispetto a questo inizio autunno. Negli ultimi cinque anni, abbiamo invece osservato un aumento della temperatura tra settembre e ottobre, con un inverno tardivo. Nel 2023, anche a causa della crisi energetica, ci fu un ritardo nell’accensione dei termosifoni in pianura, mentre ora è prevista per il 15 ottobre. Sull’argomento dell’accensione del riscaldamento, c’è ancora molto da discutere, poiché questa normativa è più che irrazionale. L’accensione dei termosifoni dovrebbe seguire il tempo atmosferico e non essere regolata da un calendario fissato da chissà quale burocrate.