Il meteo della primavera è, in Lombardia e non solo, caratterizzato dalla possibilità di fenomeni violenti. Come mai? È un allarme? No, una semplice constatazione…vediamo insieme il motivo.
Scontri termici
La stagione primaverile è quella che ci traghetta dal freddo invernale al caldo estivo. Ma spesso, tale manovra è tutt’altro che graduale e avviene per bruschi sbalzi. Questo da sempre, ma i cambiamenti climatici potrebbero aver acuito questa caratteristica. Insomma, l’estremizzazione meteo ci avrebbe messo lo zampino.
Le piogge
Siamo in fortissimo deficit e dobbiamo recuperare per bene quello che manca. Va da sé che Aprile e Maggio saranno fondamentali per riavere l’oro blu con una certa costanza.
Inoltre, auspichiamo che cada anche molta neve sulle Alpi. È un’importantissima scorta idrica, essenziale per idratare i terreni, ricaricare le falde e i fiumi, nella fattispecie quando farà caldo e smetterà di piovere per sua natura…
Occhio ai fenomeni violenti
L’ideale è che le precipitazioni fossero distribuite in maniera ottimale nei prossimi periodi; spesso però capita che risultino particolarmente concentrate per poi non esserci per diverso tempo.
Purtroppo, come sovente accade, piove male e per di più con lo spettro di fenomeni meteo intensi. Alluvioni lampo, forti temporali, venti furiosi e grandinate di certo non fanno bene, anzi sono persino dannosi.
Molto meglio se piovesse con una certa regolarità e senza eccessi. Noi ovviamente ci auspichiamo che il pattern meteo sia favorevole a scambi meridiani non esasperati, che quindi porterebbero fasi piovose alternate a spazi soleggiati nei prossimi tre mesi.
Solo così potremmo arrivare all’Estate preparati, altrimenti potremmo rischiare una nuova situazione critica, esattamente come nell’incubo tra Giugno e Agosto del 2022. Con razionamenti idrici in una regione, la Lombardia, impensabile fino a pochissimi anni fa. Sappiamo che oramai il trimestre estivo è diventato assai caldo, secco e soleggiato, ben più di un tempo. E temiamo che sia così pure nel 2023…