In pianura le condizioni meteo sono invernali, con nebbie e temperature rigide, questo però è un aggettivo tutto sommato paragonato agli standard di ultime stagioni. In montagna la temperatura è eccezionalmente elevata, con località di collina picchi montani anche 3000 m di quota che non riescono a toccare gli 0 °C durante la notte, valore che invece in pianura, laddove la nebbia fittissima c’è anche in pieno giorno, si tocca a malapena, rischiando le giornate di ghiaccio.
C’è l’inversione termica, la pianura si è raffreddata disperdendo calore in atmosfera durante le notti serene degli scorsi giorni. Questo, con l’aumento del tasso di umidità, a causa della quasi totale assenza di ventilazione, ha favorito la saturazione dell’atmosfera nei bassi strati generando la nebbia. Nebbia che gradualmente, giorno dopo giorno e divenuta sempre più estesa, densa e duratura.
La nebbia ha interessato anche Milano centro città, un evento meteo ormai sempre più raro, ciò sia per i cambiamenti climatici ma anche per altri fattori che in futuro discuteremo.
La nebbia fa sentire il clima assai rigido, in quanto il freddo umido genera una sensazione termica molto sfavorevole.
In montagna invece c’è il tutto contrario, dopo il ritorno del sole, lunedì scorso è giunto il Favonio che ha innalzato la temperatura, seccato l’aria, e che con il caldo anticiclone mantiene valori termici molto superiore alla media, questo soprattutto in alta montagna. La neve ovviamente ne sta soffrendo, anche perché in varie località non si scende sottozero, inoltre le condizioni termiche sfavorevoli impediscono l’attivazione degli impianti di produzione di neve artificiale. Insomma, in montagna si attende un calo termico per poter far ripartire quantomeno gli impianti della neve artificiale, in attesa che cada quella vera.
Le previsioni meteo prospettano la possibilità di neve nel dopo Natale, o forse anche a Natale, parliamo di montagna ovviamente, perché per quanto riguarda la pianura al momento non ci sono le condizioni per prospettare eventuali nevicate. Tuttavia, l’evoluzione meteo prospettata dai modelli matematici è straordinariamente ballerina, cambiando da giorno all’altro e le proiezioni. Potremmo perciò ritrovarci ad anticipare con brevissimo preavviso un cambiamento meteo radicale.
In Europa si prospetta un vero proprio scompiglio, gli scorsi giorni prevedevamo l’arrivo dell’aria fredda dalla Russia, ora sembra prevalere invece quella dell’Oceano Atlantico, per poi però di nuovo avere notizie di irruzioni d’aria fredda da nord o da est.
Insomma, per chi si occupa di previsioni meteo è un bel caos. Poi per chi deve programmare un viaggio una vacanza è ancor peggio, in specie se si affida alle sole app meteo che promettono questo o quello.