Siamo a metà Febbraio, ma dal meteo di questi giorni è troppo mite e sembra di Marzo. Soprattutto di giorno, i valori diurni sono decisamente alti, con massime fino a 15-17 gradi. No, non va bene per essere fine Inverno, son valori tipici della prima parte della Primavera. Ma quanto durerà? E soprattutto: quando ritorna il freddo?
La mitezza eccessiva
Premettiamo subito una cosa. Sicuramente, molti lettori saranno contenti di questo clima così dolce. Prima di tutto, si risparmia sui riscaldamenti, poi si può passeggiare piacevolmente all’aria aperta, le giornate si allungano e si respira un’aria frizzantina. Durante i pomeriggi si può fare a meno del cappotto e ci pare un bel regalo.
Ma tutto ciò ha delle conseguenze negative. E sapete perché? La natura ha bisogno dei suoi tempi e troppo sole (e caldo) troppo presto la fa ingannare. Piante e animali vengono beffati e la gemmatura troppo precoce può avere conseguenze negative.
Nella malaugurata ipotesi che venisse freddo tardivo lo stadio vegetativo avanzato della flora la farebbe soffrire. Con tutte le conseguenze del caso, di perdite di raccolti e di piante.
C’è pure un Inverno mite
Purtroppo, l’anomalia termica di questo Inverno 2023 è notevole. Con ogni probabilità, in Lombardia chiuderemo tra i primi tre inverni più caldi di sempre, dato che non è previsto gelo a fine mese.
La mitigazione invernale è ben vista dai modelli climatologici ormai da anni, ma così pure in ogni stagione dell’anno. Se un tempo veder nevicare a Milano era normale per diverse volte nei mesi invernali, ora vedere Piazza Duomo imbiancata è un evento raro, che capita una volta ogni 2-3 anni.
Il Global Warming c’entra eccome
Esso ha effetti ovviamente anche nei nostri territori ed è improbabile pensare a un cambio di rotta. È ovvio che l’unica strada da percorrere è adattarsi e non sperare in invernate come una volta.
La nuova normalità è questa, non gli inverni degli anni 50-80. Quelli purtroppo non torneranno più e il trend è consolidato verso la mitezza invernale.