Le trombe d’aria o tornado sono il fenomeno meteo più pericoloso e temuto in assoluto (che possa capitare in Lombardia). Esse sono dei vortici provocati dalla rapida risalita di aria alla base di una nube temporalesca particolarmente intensa (chiamata supercella), che risucchia l’aria dal suolo caldo umido e la rispedisce a forte velocità tramite un downburst. Per una complessa fenomenologia fisica, la colonna di aria ascendente viene allungata verso l’alto, riducendone il diametro ed aumentandone così la velocità di rotazione presente.
Le trombe d’aria traslano seguendo la cella temporalesca che le ha generate e si manifestano con la classica forma a imbuto: essa non è altro che una nube di goccioline d’acqua mescolate a polvere e detriti. Vicino al suolo sono abbondanti, perchè la bassa pressione risucchia l’aria verso l’interno e verso la parte più alta della colonna, sparando fuori rami, foglie, tegole, e tutti gli oggetti che riesce a risucchiare.
Nel caso di tornado violenti, i detriti possono essere scagliati al di fuori dell’area in cui si ha la più forte velocità del vento, ed altri vengono strappati dal suolo in un ciclo continuo: ecco perché alla base di vede un turbinio di polveri.
Come mai hanno la forma a tubo? Nella parte superiore della colonna, l’aria in ascesa si espande, provocando un raffreddamento e un aumento dell’umidità relativa e della condensazione; inoltre, la vorticità presente in atmosfera e nella supercella fa sì che continuino a rotare su se stesse, fintantoché sussiste l’equilibrio.
Il precursore della tromba d’aria è il funnel cloud, che scende dalla nube temporalesca ma ancora non tocca il suolo (è capitato nella nostra regione il giorno 19 settembre): è possibile che il tornado vero e proprio non si formi.
Il diametro del vortice varia da pochi metri a qualche centinaio di metri: raramente sono più di una; lo scorso 19 settembre 2021 se ne sono registrate 7, più 2 funnel, per un totale di 9 eventi vorticosi. Un record assoluto.