A primo avviso, sembrerebbe un inverno da buttare in Lombardia, a causa di condizioni meteo davvero poco lodevoli. Alta pressione ostinata, pochissima neve (solo all’inizio) e ben pochi spunti da ricordare. Insomma, un disastro.
È vero
Si è vero: un inverno così è proprio brutto. Anche se non è il primo e soprattutto non sarà l’ultimo! Cosa vogliamo dire con tale particolare affermazione? I lettori più attenti si ricorderanno che abbiamo già trattato (in un altro articolo) di come potranno essere i futuri trimestri freddi. Ma non è tutto. Andiamo per gradi.
I precedenti
Inverni dal meteo piatto e noioso ci sono sempre stati, ma alcuni sono peggiori di altri. In particolare, possiamo citare il 1988, 1989, 1992, 2000, 2003, 2007, 2015, 2016, 2019, 2020 e questo. Si nota comunque un infittimento di casi ben poco ammirevoli. E non vale ovviamente solo in Lombardia, ma un po’ in tutto il continente europeo e non solo!
Il futuro
Torniamo agli inverni del futuro. Come saranno? Si può già dare un anticipo, un assaggio, un’idea? La risposta è sì. Se seguiamo il trend del riscaldamento globale, trimestri invernali come questo 2021-2022 risulteranno assai frequenti. Con tutte le cose nefaste annesse e connesse. Vediamo un esempio. Se gli anticicloni rimarranno così a lungo ci sarà scarsità di acqua e neve, con conseguenze gravi per le Alpi, ma pure per le attività montane. I fiumi saranno in secca e la stagione estiva sarà critica.
Oppure?
…oppure è possibile che ci siano invernate così turbolente da far scaricare tonnellate di neve sui nostri meravigliosi rilievi. Ma andiamo coi piedi di piombo. Quest’ultimo caso potrebbe esser solo…un’eccezione! Mentre la regola sarà avere sempre e rigorosamente periodi di magra (o di secca), magari unitamente a piogge e nevicate tutte di colpo. In fondo, i nostri follower si ricorderanno del testo dove parlavamo che piove sempre peggio.