Il fenomeno meteo della neve è tra i più amati in assoluto. Quando abbiamo a che fare con una precipitazione che cade su una colonna d’aria interamente (o quasi) sottozero, la precipitazione che tocca il suolo si presenta come nevosa, o al più mista. Allorquando si parla di “tipologia di nevicata” ci si riferisce ai processi fisici e termodinamici che portano all’origine della precipitazione, con la conservazione del fiocco sino al suolo. Non tutte le nevicate hanno infatti la stessa origine e non presentano tutte la stessa evoluzione dal loro inizio alla loro conclusione; in particolare, in Lombardia sono due le tipologie di nevicata, una piuttosto rara e l’altra assai frequente.
La nevicata da irruzione: è di solito provocata dall’arrivo sulla nostra regione di masse d’aria molto fredde a tutte le quote (siberiane, vedasi “burian”). Questo tipo di nevicata predilige solitamente i versanti orientali della penisola e sovente è provocata dall’ingresso di una massa d’aria polare continentale sulle nostre regioni, che si origina dal settore balcanico. Siccome la Lombardia è circondata per tre lati su quattro da rilievi (più o meno alti), l’irruzione polare è accompagnata da venti da est e da fiocchi svolazzanti. Ciò è dovuto al brusco rovesciamento di aria fredda dalle quote superiori verso il suolo (un po’ come succede coi temporali); le ondate di gelo da est/nordest sono pertanto poco frequenti e in pianura nevica pochissimo con tale modalità.
La nevicata da addolcimento: avviene quando una massa d’aria umida e tiepida sovrascorre al di sopra di uno strato d’aria più fredda precedentemente affluita e che occupa i bassi strati atmosferici. Questo tipo di nevicata è caratteristica quindi dei fronti caldi e preannuncia solitamente un aumento successivo della temperatura.
In Lombardia, tale fenomeno meteo succede allorquando, al termine di un’irruzione d’aria fredda da nord o da est, sopraggiunge una perturbazione dai quadranti occidentali, che convoglia aria mite (scirocco/libeccio). La stagnazione dell’aria fredda è particolarmente agevolata sul comparto nord-occidentale italiano dove l’orografia svolge un’azione assolutamente determinante. L’Appennino Ligure, la cintura delle Alpi ad ovest ed a nord racchiude la Valpadana occidentale come all’interno di una “sacca”, agevolando lo scorrimento dello Scirocco solo alle quote superiori. Fintantoché quest’ultimo non riesce ad erodere il cuscino freddo, continuerà a nevicare. Ecco perché, alla fine di una nevicata da addolcimento, quasi sempre piove, con maggiore frequenza a oriente (mantovano/cremonese); mentre a occidente il cuscino gelido resiste di più ed è possibile che perduri anche 24/36 ore.