In Lombardia la nebbia si forma in tre particolari condizioni meteo.
1) DA RAFFREDDAMENTO. La nebbia prodotta dal raffreddamento del suolo è detta nebbia per irraggiamento. Essa si forma meglio in notti serene e fredde, quando un leggero strato d’aria umida vicino al suolo è sovrastato da aria secca. Con queste condizioni il suolo si raffredda rapidamente e lo strato d’aria umida non riesce ad assorbire molta radiazione infrarossa, emessa dalla terra. Man mano che si raffredda il suolo, si raffredda quindi anche l’aria e si forma uno strato d’inversione termica, che rende a sua volta più stabile lo strato in cui la nebbia risiede, perché mantiene il vapore acqueo nello strato più in basso ed evita che si diffonda verso gli strati superiori. Lo strato umido più basso è raffreddato quindi rapidamente dal suolo, via via verso gli strati superiori, e si satura, dando vita alla nebbia. Lo strato formatosi solitamente non supera i 200-300 m di spessore. Questa tipologia nebbiosa è la più comune ed è frequentissima periodi di fine autunno o invernali, in particolare all’alba, mentre la presenza del sole nelle ore successive, ne facilita il dissolvimento, riscaldando gli strati superiori di nebbia e permettendo così ad alcune goccioline di nebbia di evaporare. Ma se lo strato è spesso e i raggi del sole troppo inclinati, allora succedere che lo strato nebbioso permanga pure in pieno giorno e per più giorni.
2) DA AVVEZIONE. Quando aria umida calda si muove al di sopra di una superficie più fredda, l’aria umida può raffreddarsi sino al suo punto di saturazione, formando nebbia da avvezione. Un esempio si ha quando sulla superficie del lago Maggiore o di Garda (i due bacini lacustri più grandi della Lombardia) scorre una massa d’aria caldo-umida. È facile intuire che nel nostro territorio, mancando il mare, sia un fenomeno meteo molto raro e al più limitato alle zone prospicienti i laghi (sufficientemente grandi).
3) DA PENDIO. Si formano quando flussi d’aria umidi scorrono lungo un pendio, una collina o una montagna. I nostri territori montuosi subiscono frequentemente queste nebbie; a quanti di voi sarà capitato di vedere “le cime alpine nelle nubi”, oppure mentre si passeggia in montagna di colpo si viene avvolti dalla nebbia? Bisogna prestare attenzione, poiché in pochissimi minuti si può passare da ottima visibilità a visibilità quasi azzerata e può perdurare diverso tempo.