La grandine è un altro fenomeno meteo piuttosto pericoloso, nonché temuto. Essa è precipitazione atmosferica formata da tanti pezzi di ghiaccio (chiamati comunemente “chicchi di grandine”), generalmente sferici o sferoidali. Cadono dalle nubi cumuliformi più imponenti, i cumulonembi, gli unici che riescono a tenerli sospesi per aria.
La grandine si forma se le correnti ascensionali in un cumulonembo sono abbastanza forti; in questo caso accade che un primo nucleo di ghiaccio viene trasportato in su e in giù nella nube, dove si fonde con altri piccoli aggregati di ghiaccio e gocce d’acqua, per poi ricongelarsi nuovamente e diventare sempre più grande. Questo processo procede sempre e più perdura più il chicco diventa grosso.
Quando le correnti non riescono più a sollevare e trattenere i pezzi di ghiaccio, perché divenuti troppo pesanti, questi cadono a terra, improvvisamente. Gli aggregati di particelle ghiacciate, che non riescono a fondere prima di giungere al suolo, causano spesso notevoli danni sia nelle campagne (coltivazioni, frutteti, sia nei centri urbani (abitazioni, auto, terrazzi, solai).
I chicchi di grandine che cadono ad alte temperature sono trasparenti, perché privi di bolle d’aria; quelli che cadono a temperature più basse sono bianchi, perché -viceversa- ne contengono molte.
Durante e dopo una grandinata la temperatura si abbassa rapidamente (anche di dieci gradi in pochi minuti), perché il ghiaccio solido per trasformarsi in acqua liquida sottrae calore all’ambiente. Pertanto, l’unico pregio di questa manifestazione meteo è il fatto di abbassare repentinamente la temperatura e portare refrigerio.
Il 2021 sarà ricordato come l’anno della grandine in Lombardia: i lettori interessati possono visionare i nostri report, che riportano anche gli eventi grandinigeni più intensi.