I primi giorni del mese di settembre continuano a proporre un meteo piuttosto secco. Stanno latitando le perturbazioni organizzate, che sono relegate a latitudini molto più alte della nostra.
In realtà, a differenza di quanto si legge in giro, non è una grossa anomalia, soprattutto in confronto ai settembri recenti. Il primo mese dell’autunno meteorologico è ancora spesso e volentieri tardo-estivo, in casi particolari pienamente estivo. In questa fase meteo non si stanno superando i 30 gradi (o comunque lo si sta facendo in modalità molto occasionale); se andiamo indietro nei casi nel 2016, 2018 e 2020 la soglia dei 30 è stata superata più e più volte.
Fino ad adesso, quindi non c’è niente di grave; il vero problema non è il caldo ma la mancanza di piogge. Quello sì che comincia a diventare problematico, e la situazione è sotto gli occhi di tutti. I prati cominciano a ingiallirsi in maniera importante, le foglie cadono ancora verdi e le piante mostrano visibili segnali di sofferenza.
Purtroppo, dopo un mese di luglio estremamente piovoso, agosto è stato troppo secco e soleggiato e anche questi primi giorni di settembre risultano eccessivamente sereni e un poco caldi.
Riuscirà a cambiare qualcosa? Domani 6 settembre dovrebbe entrare un debole fronte, che potrebbe portare qualche rovescio qua e là, ma stiamo parlando di precipitazioni davvero troppo occasionali.
Ci duole dire che una perturbazione seria non si vede neanche nelle tendenze meteo lungo termine.