Un luglio ricchissimo di fenomeni meteo estremi. Questo è un dato di fatto e ce ne siamo accorti tutti. La lista degli episodi violenti è lunghissima e in particolare citiamo alcuni degli episodi più severi occorsi negli ultimi 30 giorni:
1) frane e smottamenti il giorno 4 tra varesotto e Canton Ticino;
2) violentissimi downburst il pomeriggio del 7, associati anche a intense grandinate nel milanese occidentale;
3) l’incredibile supercella che ha scaricato una grandinata colossale nell’area sud di Milano il giorno 8; in realtà, è nata in Lomellina ed è arrivata fin sul Garda, percorrendo 150 km e scaricando al suolo ogni tipo di fenomenologia severa (compreso un “tornado mancato”, un funnel cloud che non ha per fortuna toccato il suolo);
4) nuovi severi temporali il giorno 13, con grandinate tra Lodi e Cremona;
5) frane e smottamenti in Valtellina il giorno 25, a causa di una nottata ricca di temporali di forte intensità;
6) estesi allagamenti il giorno 26 nel basso milanese, per un sistema temporalesco autorigenerante, che ha scaricato più dell’intera pioggia mensile nel giro di un’ora.
7) devastanti temporali tra la sera del 28 e la notte del 30 (36 ore!) sul Lago di Como; quest’ultimo è stato letteralmente invaso di detriti di ogni tipo, ma in particolare rami e foglie.
Come si può notare, un mese di luglio così ricco di fenomeni meteo estremi non capitava da anni… O forse non è mai capitato!
Quest’anno, la Lombardia si è trovata sempre costantemente a metà strada tra risalite di anticicloni africani bollenti e aree ciclogeniche fresche: insomma, il nostro territorio è stato letteralmente terra di contrasto tra masse d’aria profondamente diverse, e gli effetti si sono visti tutti.