Come annunciato ieri pomeriggio alle 14:00, l’Ente di Protezione Civile lombardo ha emesso un avviso di allerta arancione per gran parte della regione. Non stiamo parlando di un imminente ciclone, ma piuttosto di una perturbazione atmosferica che potrebbe dar luogo a condizioni meteorologiche estreme, inclusa la formazione di supercelle, tempeste potenti con forti raffiche di vento e la possibilità di grandine di dimensioni considerevoli, come riferito dalla Protezione Civile.
L’organismo di Protezione Civile nazionale ha rilasciato un avviso simile, mettendo in allerta per la gran parte della Lombardia riguardo a possibili condizioni meteorologiche estreme e rischi idrogeologici.
Nella regione lombarda, nei giorni 21, 24 e 25 luglio, si sono sviluppate tempeste associate a supercelle che hanno portato a eventi di straordinaria intensità. A Milano, i danni sono stati notevoli, con la città ancora in ripresa dal crollo di migliaia di alberi. L’amministrazione di Milano e di vari altri comuni lombardi ha disposto la chiusura di tutti i parchi e cimiteri. L’evento meteorologico richiede la massima attenzione e vigilanza. Analizziamo ciò che potrebbe accadere oggi, venerdì 4 agosto 2023, in Lombardia.
Nel pomeriggio di ieri, giovedì 3 agosto, una tempesta ha colpito principalmente la provincia di Lecco, estendendosi successivamente a Bergamo e in parte a Brescia. I danni più gravi sono stati riportati in provincia di Lecco, con smottamenti che hanno causato la chiusura di strade, alberi abbattuti e precipitazioni intense di grandine, sebbene in linea con le precipitazioni tipiche della zona durante l’estate. Si è trattato di una tempesta prefrontale di alta intensità, ma non comparabile all’evento meteorologico di luglio in Lombardia.
Oggi un fronte freddo attraverserà l’arco alpino, dirigendosi verso la Pianura Padana, dove le temperature mantengono un clima quasi tropicale, con elevata umidità e temperature notturne che raramente scendono al di sotto dei 20 °C, se non in alcune zone rurali. Questa è una condizione perfetta per la formazione di intensi temporali.
La dicitura “ciclone” si riferisce solo a una zona di bassa pressione, nulla che possa essere paragonato agli uragani tropicali. Sebbene alcune tempeste potrebbero essere molto potenti, non ci aspettiamo scenari apocalittici. Per quanto riguarda l’intensità delle tempeste di luglio e la possibilità che si ripetano con il passaggio di questa perturbazione, nessuno può escluderlo, motivo per cui le autorità hanno emesso un avviso di allerta arancione. Pertanto, tutti coloro che risiedono nell’area sono invitati a seguire le direttive. Tuttavia, è importante non alimentare un ingiustificato clima di allarmismo. Dobbiamo restare fedeli ai fatti e alle previsioni.
Cosa fare oggi? Per chi è costretto a muoversi in auto per motivi di lavoro, consigliamo di scaricare un’applicazione che fornisce aggiornamenti sui fulmini in corso e le previsioni della loro evoluzione, e possibilmente un’applicazione che offre anche dati del radar meteorologico. Il radar meteorologico identifica le zone di precipitazione, segnalando quelle potenzialmente più pericolose. Naturalmente, quando ci sono avvisi meteo di grande rilevanza, è sempre consigliato limitare gli spostamenti se non strettamente necessari. Durante i temporali NON SOSTARE SOTTO GLI ALBERI, CERCARE RIPARO durante le raffiche di vento e la pioggia nebbiosa causata dal downburst.
Per monitorare le condizioni meteorologiche avverse in transito attraverso la Lombardia, abbiamo fatto ricorso a un modello matematico francese ad alta risoluzione e poi lo abbiamo confrontato con altri. Risulta che gli eventi più severi sono previsti ad est della Lombardia. Nonostante l’allerta arancione in Lombardia, l’allerta è verde nel resto del Nord Italia. In modo interessante, sembra che la Lombardia sarà meno interessata rispetto a Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna e anche le Marche. In queste regioni, il rischio di grandine di grandi dimensioni e la formazione di supercelle temporalesche è maggiore. Ciò implica la possibilità di tempeste intense e, purtroppo, di danni.
Senza dubbio, l’attenzione è concentrata principalmente sull’area di Milano, la più densamente popolata, dove una tempesta potrebbe causare ulteriori danni a quelli già subiti la mattina del 25 luglio. Si prevede che i temporali inizieranno a formarsi nel tardo mattino, quando il cielo sopra Milano dovrebbe diventare particolarmente oscuro. Tuttavia, gli ultimi dati meteorologici dai modelli matematici di previsione indicano un’intensità inferiore rispetto alle precedenti proiezioni di bassa pressione in Lombardia centro-occidentale. Probabilmente, gli effetti più significativi si avranno nel settore centro-orientale, e in particolare nella provincia di Mantova, più vicina al Veneto e all’Emilia.