Ed ecco che finalmente dopo oltre due mesi le condizioni meteo cambieranno in Lombardia, dove giungeranno delle perturbazioni provenienti dall’Oceano Atlantico, stavolta da ovest, e si avranno precipitazioni anche da noi.
Queste non saranno particolarmente abbondanti, ma la buona notizia è che sulle montagne tornerà la neve. Le Alpi e le Prealpi da marroni che sono, con il rischio costante di eventuali incendi, saranno a breve ammantate di neve.
Tuttavia, al momento non sembrerebbero previste grandi precipitazioni, anzi, man mano che si avvicina all’evento meteo atteso tra lunedì e martedì, di neve come quantità dovrebbe caderne sempre meno. Perciò non ci sarà nessuna svolta, solo questa tendenza flebile al cambiamento della circolazione atmosferica generale di tutta Europa, che vedrà sballottato da ovest verso est e viceversa, il mostruoso e persistente anticiclone.
Avremo un periodo di variabilità atmosferica, non ci saranno più le costanti belle giornate in montagna, peraltro estremamente miti, con temperature straordinariamente superiori alla media, specie di giorno, tanto che iniziano le prime fioriture qua e là, ovviamente estremamente precoci, il tutto in attesa di un eventuale cambiamento del tempo.
Ma il rischio è che l’anomalia meteo climatica prosegua sino ad almeno la prima decade di marzo, con condizioni atmosferiche incerte, e quindi periodi di alta pressione intervallati da fasi con precipitazioni. E qui ci si chiede se eventualmente ci saranno eventuali ondate di freddo. Cosa succederà al vortice polare molto forte che in qualche modo influenza anche l’entità delle ondate di freddo che si verificano sul nostro emisfero, in particolare in Europa? Quando splitterà? Ovvero si spezzerà per innescare le burrasche di tardo inverno?
In merito al vortice polare però ci sarebbe parecchio da dire, in quanto nonostante esso sia particolarmente forte, concede ondate di gelo e nevicate estreme in altri continenti, ma anche in Europa, creando situazioni di emergenza. Infatti, nonostante quel vortice polare così forte, qualche settimana fa tutta la Grecia e poi la Turchia sono state interessate da tempeste di neve che nei giorni successivi si sono poi estese a tutto il Medio Oriente. Ma non solo, il maltempo invernale interessa la Russia europea, anche se il clima è decisamente più mite rispetto alla norma, il Mediterraneo orientale e si spinge anche in aree dal Nord Africa come Egitto e in parte la Libia.
Qualche giorno fa le città mediterranee dell’Egitto sono state ammantate danno una nuova abbondante grandinata e la temperatura è scesa repentinamente. Tempeste di grandine si sono verificate anche nelle coste del Mediterraneo orientale, creando disagi anche al traffico aereo. Eppure, quel vortice polare indicato come responsabile delle nostre stagioni miti dell’inverno, anche da loro avrebbe dovuto portar mitezza e siccità. Ma le cose sono ben più complesse di quanto si possa definire superficialmente. La meteorologia nel frattempo è andata avanti, e ci sono numerose scoperte che spesso vengono ignorate anche dai più esperti.
Per ora ci lasciamo con un’evoluzione meteo verso il cambiamento che vedrà finalmente un po’ di neve sulle Alpi, e la pioggia però in pianura, dove la temperatura si abbasserà sensibilmente, ma di neve al piano non ce ne sarà, quantomeno in Lombardia.