La situazione meteo della Lombardia non si sblocca. Inutile dirlo, vuoi per le ostinate alte pressioni, vuoi per il ruolo di ostacolo delle Alpi.
La siccità
Come scritto in un articolo, la situazione idrica non potrà fare altro che aggravarsi. Fino ad adesso sono state ben poche le perturbazioni organizzate di questo inverno. Sembra che, dopo le faville dei primi 10 giorni di dicembre, tutto sia cessato.
Alte pressioni ingombranti, meteo ostinatamente sereno in quota e nebbioso al piano. Insomma, una noia. E oltretutto non c’è nemmeno un grosso segnale di cambiamento. Anzi, è possibile che tutta la settimana sia sotto l’alta pressione. In realtà, a differenza di quanto detto nei precedenti aggiornamenti, c’è un leggero spanciamento dell’anticiclone verso ovest. Un bene? NO! Vi spieghiamo il perché.
Rischio incendi
La traslazione di qualche centinaio di km dell’anticiclone azzorriano non farà altro che par scivolare a ridosso delle Alpi un paio di fronti. Voi direte, bene finalmente! E invece no. Così facendo si fan solo danni! Come mai? Tale dinamica è la predisponente di venti di fohn, i peggiori in assoluto in questa fase.
Alla Lombardia servirebbero le piogge, soprattutto sui monti, ma non arriva nulla e anzi: il vento forte alimenta secchezza superficiale e siccità. Insomma, peggio del peggio. I monti sono spogli, le pianure sempre interessate da nebbie. Un leitmotiv che va avanti da diverse settimane.
Attenzione!
Inutile dirlo: massima attenzione a chi va in montagna. Evitare qualsiasi comportamento inopportuno, non accendere mai braci, fuochi e barbecue (per fortuna la stagione non lo consente molto…). Soprattutto chiamare subito le Forze dell’Ordine qualora si vedesse qualche malintenzionato appiccare un incendio. Sono comportamenti criminali, che vanno severamente puniti.
Già alcuni notiziari locali e nazionali han fatto luce su questi pessimi esempi di come si possa mettere a rischio la vita delle persone, rovinare ecosistemi e flora.