Stiamo vivendo il culmine di un’ondata di caldo che si fosse estate avrebbe determinato una canicola impressionante su tutta la Lombardia, soprattutto in pianura. Ma stavolta le temperature elevate si stanno verificando sui rilievi, dove valori termici notturni hanno raggiunto temperature smisuratamente elevate, con lo zero termico che si trova ben oltre i 3000 m di quota.
Ed ecco che quindi località di montagna, note per essere meta turistica invernale per lo sci, hanno temperature notturne dell’alba che superano anche 10 °C, mentre nelle vallate la temperatura si porta sottozero.
Mitissime le temperature costiere dei laghi di Como Maggiore, in alcune località stamattina ci sono 16 °C, una temperatura che da quelle parti potrebbe essere raggiunta a giugno. E Lombardia interessata da un anticiclone di matrice subtropicale, di quelli che durante la stagione estiva sono causa di ondate di calore atroce.
La pianura invece vive il freddo, e lo potete osservare anche dalla cartina che mostriamo, la quale evidenzia come l’inversione termica in pianura sia responsabile delle basse temperature, peraltro con valori quasi prossimi alla media, e delle fittissime nebbie.
Ma è una situazione meteo che tenderà finalmente a bloccarsi, in quanto in pianura le condizioni atmosferiche sono pessime, oltre che la nebbia ed il freddo c’è anche lo smog. In aree urbane come Milano, soprattutto in prossimità delle aree più trafficate si sente uno strano odore attribuibile all’inquinamento dell’aria.
Quindi il cambiamento dovrebbe avvenire attorno a metà settimana, quando giungeranno le prime perturbazioni. Tuttavia, per quanto concerne le precipitazioni dovremo attendere al fine di individuare l’esatta rotta delle perturbazioni, in quanto la particolare orografia della nostra regione potrebbe lasciarci a secco, per via di rilievi alpini che potrebbero impedire il transito di nubi e precipitazioni.
Tuttavia, si verificherebbe un salubre ricambio di masse d’aria e quindi soprattutto in montagna ci sarebbe un fortissimo abbassamento della temperatura, mentre in pianura la temperatura massima potrebbe persino salire temporaneamente, mentre dovrebbe calare considerevolmente lo smog. Inoltre, sparirebbe la nebbia.
Ma l’attenzione è indirizzata a più a lungo termine, quando con la fine del periodo anticiclonico, avremo un’altra fase che potrebbe essere influenzata dal flusso di correnti oceaniche, però con matrice artica, che gradualmente andranno poi a pescare area sempre più fredda da nord, ed ecco che quindi in Lombardia torneranno condizioni meteo invernali con basse temperature. Per quanto riguarda la neve, su questo ne riparleremo come detto, la regione si trova particolarmente influenzata dalla sua orografia, ciò favorisce a volte ingenti precipitazioni, altre volte invece la totale assenza.