Il meteo in Italia: un’analisi dettagliata
Recentemente, l’Italia ha subito un drastico cambiamento del meteo a causa dell’arrivo di una corrente d’aria fredda. Questo fenomeno ha portato a un peggioramento delle condizioni meteorologiche, con piogge diffuse che hanno interessato prima le regioni centrali e poi quelle meridionali. Durante la notte, l’instabilità si è intensificata, causando un rapido abbassamento della quota neve, soprattutto nelle montagne dell’Abruzzo. Tuttavia, questa fase di maltempo sarà di breve durata: il sistema si dirigerà verso la Grecia, lasciando spazio a una temporanea stabilizzazione. Nonostante la sua brevità, l’irruzione fredda è stata sufficiente a interrompere il dominio dell’alta pressione che finora proteggeva il Paese.
Parallelamente, le regioni centrali del versante tirrenico e il Nord Italia hanno goduto di condizioni stabili, con temperature in linea con la media o leggermente superiori. Con lo spostamento dell’alta pressione verso nord, l’Italia resta ora esposta a nuovi possibili attacchi atlantici o incursioni di aria artica già nella prossima settimana. L’avvio dell’inverno meteorologico promette dunque un inizio vivace e dinamico.
Il fenomeno ASES e le previsioni di neve
L’ASES (Adriatic Sea-Effect Snow) è un fenomeno meteorologico di tipo convettivo che si verifica sotto specifiche condizioni atmosferiche. La condizione primaria per la sua manifestazione è la presenza di un flusso di aria molto fredda che sovraintende la superficie del Mare Adriatico. Questo fenomeno dà origine a bande nuvolose a sviluppo verticale moderato, con una forma tipica a strisce parallele, conosciute come “street clouds”. All’interno di queste bande nuvolose, possono svilupparsi precipitazioni nevose anche piuttosto intense, che in alcune situazioni possono estendersi a quote molto basse, arrivando fino alle coste o alle pianure dell’Adriatico italiano.
Per prevedere il fenomeno dell’ASES, è stato creato il SI-ASES (Synthetic Index Adriatic Sea-Effect Snow), un indice numerico sperimentale sviluppato da Francesco Paolo Barile e Fabio Campanella, che fornisce indicazioni sulla probabilità di manifestazione e sull’intensità dell’ASES. Questo indice è progettato per aiutare a identificare le condizioni atmosferiche favorevoli per lo sviluppo di nevicate convettive lungo il Mare Adriatico e per stimare l’intensità delle precipitazioni nevose che potrebbero verificarsi in queste situazioni.
Le previsioni per oggi
Per la giornata di oggi, che rappresenta la fase clou del fenomeno, l’indice ASES si trova tra 6 e 8 sull’Adriatico centro-meridionale, con quota neve prevista intorno ai 650 metri sull’Abruzzo, 800 metri sulla Puglia garganica, e poi a salire fino a circa 1000 metri su Marche e Murge. La regione maggiormente interessata dai fenomeni nevosi, che potrebbero portare anche a accumuli significativi, è l’Abruzzo. Tuttavia, qualche fiocco di neve potrebbe anche comparire sulla Puglia (Gargano e Monti della Daunia), sugli Appennini campani, lucani e sulle vette più alte della Calabria.
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