Le condizioni meteo attesa in Lombardia nei prossimi giorni saranno influenzate da un potente anticiclone. La caratteristica delle alte pressioni invernali è quella di favorire la formazione di nebbie in pianura. Ma non solo, favorisce anche l’accumulo di agenti inquinanti soprattutto in prossimità delle aree urbane maggiori, e quindi in specie attorno all’area metropolitana di Milano.
Nella giornata di oggi, sabato 11 dicembre, soffiano correnti settentrionali che vengono prodotte da una profonda area di bassa pressione che sta transitando nelle regioni centromeridionali italiane. Ciò sta determinando degli addensamenti nuvolosi oltreconfine, verso la Svizzera, mentre in Lombardia il cielo è diffusamente sereno e l’aria limpida. Inoltre, si registra un sensibile aumento della temperatura, ma un crollo del tasso di umidità soprattutto nell’area alpina e prealpina. È in atto una condizione meteo chiamata Favonio.
Ma a partire da domenica 12 le condizioni meteo vedranno una diminuzione della visibilità in pianura, con un crollo della temperatura diurna, in quanto sparito il Favonio si faranno sentire le inversioni termiche. Sono attese gelate notturne quindi in pianura, e ovviamente sui rilievi. Tuttavia, in questa prima fase l’anticiclone appare molto mite, e questo favorirà un forte aumento, per alcuni giorni, della temperatura in montagna, dove si avranno valori termici superiori alla media.
La fase mite sui monti potrebbe persistere per tutta la settimana, determinando una condizione ideale al disgelo nelle medie quote. In alta montagna si potrebbe avere la tendenza ad un consolidamento dello strato di neve, anche se però di giorno la temperatura anche a quote attorno ai 2000 metri, potrebbe raggiungere valori superiori a 0 °C. Ciò evidenzia la natura calda di questo anticiclone, ma in futuro le cose potrebbero cambiare e anche parecchio. Tuttavia, per ora ci dovremmo sorbire una nuova anomalia climatica potentissima.
Nel frattempo, in pianura la temperatura potrebbe essere anche inferiore rispetto ai monti delle medie quote, in quanto avremo una condizione meteo di inversione termica, con la probabilità di nebbia. In una prima fase potrebbero esservi nebbie molto fitte, ma con il trascorrere dei giorni assisteremo a un sollevamento della nebbia, ed il cielo potrebbe risultare coperto da nubi basse anche nelle ore diurne, lasciando spazio a tenui schiarite pomeridiane.
Ma la circolazione atmosferica europea cambierà di parecchio: ciò succederà sulla parte centrale e settentrionale del nostro continente, per avere poi un riflesso sul settore orientale. L’anticiclone tenderà a spostarsi, in Russia si potrebbe formare una profondissima area di bassa pressione che potrebbe spingere aria fredda di estrazione polare, che tenderà a divenire continentale per il transito su terre emerse.
Siamo molto distanti dal periodo di previsione, ma ci sono persistenti possibilità, come proposte dai modelli matematici, di una spinta di masse d’aria piuttosto fredda verso l’Italia e la Lombardia. Questo potrebbe succedere in coincidenza del periodo di vigilia del Natale, quando nel caso si avrebbe un fortissimo abbassamento della temperatura. Ma in un tale contesto non ci sarebbero condizioni ideali per avere precipitazioni. Insomma, si è avviato un periodo dove non dovrebbe più piovere un nevicare per circa due settimane. Tale tendenza meteo però sarà da confermare considerata la notevole variabilità atmosferica che a livello europeo si sta per scatenare.