Analisi del meteo autunnale
L’autunno, dal punto di vista meteorologico, è quasi al termine. Questa stagione ha portato con sé un meteo particolarmente vivace e tempestoso, sia nel Vecchio Continente che nella nostra Penisola. Questo è particolarmente evidente nei settori centro-occidentali europei. Anche noi, nella settimana appena trascorsa, abbiamo sperimentato questa vivacità meteorologica, con un continuo alternarsi di correnti miti e di estrazione artica, che hanno creato un vero e proprio altalena termica.
Stranezze meteorologiche in tempi di riscaldamento globale
In questo contesto di riscaldamento globale, le stranezze meteorologiche non mancano. L’intensa attività ciclonica sul comparto occidentale europeo ha causato una notevole rimonta anticiclonica che, partendo dal Mediterraneo, si è estesa fino a latitudini molto settentrionali. Un esempio di ciò è l’intensa avvezione di aria calda che si è diretta verso la Germania e che raggiungerà il comparto occidentale russo nelle prime ore del 26 Novembre. A quel punto, alla quota troposferica di 850 hPa (circa 1500 metri), la temperatura sarà di circa 14-16 °C superiore alla media climatologica del periodo.
Il meteo in Italia
Il flusso molto mite che ci riguarda, generato dall’attività depressionaria atlantica, precede un fronte freddo destinato principalmente alle alte latitudini europee. Tuttavia, la coda di questa perturbazione influenzerà il meteo nelle nostre regioni settentrionali e nel comparto tirrenico fino alla Campania, tra il 26 e il 27 novembre. Le precipitazioni, per lo più di debole intensità, saranno nevose sull’arco alpino a quote di 1200-1500 metri.
Previsioni per la seconda parte della settimana
Per la seconda parte della settimana, le previsioni meteorologiche indicano un cambiamento. Secondo i modelli numerico previsionali, l’intensa attività depressionaria nord atlantica, che ha finito con il suo flusso perturbato sul comparto scandinavo, potrebbe essere costretta a scivolare sull’Europa centro-orientale a causa dell’imponente espansione anticiclonica nel cuore del Vecchio Continente.
Con tale evoluzione, la saccatura potrebbe trascinare e convogliare fredde correnti orientali dal comparto russo fino alle nostre Regioni settentrionali e adriatiche. Questo comporterebbe una nuova e notevole diminuzione delle temperature, con la saccatura nord europea che potrebbe evolvere in goccia fredda.
Ritorneremo su questo argomento in futuro.
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