Il meteo cambia: arriva l’inverno
Il meteo dei prossimi giorni subirà una trasformazione radicale. Le simulazioni dei principali modelli globali, tra cui l’ECMWF (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts), prevedono un’ondata di freddo proveniente dal Nord Atlantico. Questo fenomeno porterà un gusto decisamente invernale in gran parte del nostro Paese. Ma vediamo più nel dettaglio cosa ci aspetta.
Il meteo in transizione: l’arrivo del freddo
In questi giorni, il meteo è caratterizzato da una moderata ripresa dell’Alta Pressione sul Mediterraneo centrale, che dovrebbe influenzare il meteo italiano fino alla fine della settimana. Tuttavia, questa stabilità sarà di breve durata. Infatti, a partire dalla prossima settimana, si prevede un cambiamento radicale nel meteo. Il cuneo anticiclonico che attualmente domina sul Mediterraneo occidentale potrebbe essere rapidamente sostituito da un flusso perturbato proveniente dal Nord Atlantico.
Il meteo previsto non sarà di tipo zonale, ma piuttosto nordoccidentale, con l’arrivo di correnti fredde sub-polari che potrebbero raggiungere anche le regioni meridionali dell’Europa. Questo flusso freddo, con una saccatura che potrebbe estendersi fino al Mediterraneo centrale, causerà un abbassamento significativo delle temperature.
Le date da segnare sul calendario
Le fasi più critiche per l’arrivo del freddo sembrano essere due: la prima tra Mercoledì 20 Novembre e Venerdì 22 Novembre, con un coinvolgimento iniziale delle regioni alpine e settentrionali a partire già dal 19 del mese. Una seconda ondata, più rapida, è prevista tra Domenica 24 e Lunedì 25. Durante questi giorni, masse d’aria di origine groenlandese potrebbero causare un drastico calo delle temperature in molte regioni italiane.
La terza decade di Novembre, quindi, sembra destinata a essere dominata da incursioni fredde che potrebbero interessare tutto lo Stivale, con un calo termico netto. Il freddo sarà accompagnato da un’intensa attività perturbata, con fronti freddi che si susseguiranno con brevi pause tra una fase e l’altra.
Neve a bassa quota? Vediamo…
L’effetto di questa discesa di aria fredda sarà particolarmente avvertibile nelle regioni centro-settentrionali. Le stime attuali indicano un abbassamento delle temperature di 3-4 gradi al di sotto della media stagionale nelle regioni meridionali, e di 5-7 gradi nelle regioni centro-settentrionali. Questa riduzione termica sarà ancora più accentuata nelle zone di montagna, che vengono da un periodo assai mite.
In particolare, a quote intorno ai 1.300 metri sull’Appennino centrale, si prevedono temperature di -2/-3 gradi, mentre sulle Alpi, a quote simili, potrebbero toccare -5/-6 gradi. Questa situazione favorirà la possibilità di nevicate fino a quote collinari al Centro e addirittura a bassa quota in alcune aree del Nord, specialmente nelle valli alpine. Nelle aree pianeggianti più vicine alle Alpi, potrebbero verificarsi fiocchi di neve, seppure in modo sporadico, ma non ci sono le condizioni per neve diffusa!
Il ritorno dell’Alta Pressione?
Oltre la fine di Novembre, i modelli meteorologici suggeriscono che l’aria fredda e instabile che interesserà l’Italia potrebbe rapidamente spostarsi verso Sudest. Dopo questa fase perturbata, si prevede l’avanzata di un nuovo nucleo di Alta Pressione che potrebbe portare un miglioramento delle condizioni meteorologiche su buona parte della Penisola.
Il ritorno dell’Anticiclone potrebbe garantire una fase di stabilità con un lieve rialzo delle temperature, specialmente sulle regioni centro-meridionali. Ma non disperatevi. Questo miglioramento potrebbe essere di breve durata, poiché il mese di Dicembre potrebbe riservare nuove sorprese dal punto di vista meteorologico, con ulteriori incursioni fredde potenzialmente in arrivo dalla Scandinavia. Insomma, ci aspetta un periodo di meteo rigido che richiederà attenzione, soprattutto nelle aree montane e nelle zone soggette a fenomeni nevosi.
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